La presa, Bealera Peyrota – Angrogna

Ciao!
Oggi siamo in un posto che è sicuramente caro a tutti gli Angrognini e i Lusernesi che seguono le nostre passeggiate, perché parleremo di un corso d’acqua che da molti anni tiene loro compagnia.
Oggi siamo alla prima tappa del percorso lungo le acque della Bealera Peyrota, il canale più famoso della Val Pellice.

La "scansoira" che separa le acque della bealera da quelle del torrente
La “scansoira” che separa le acque della bealera da quelle del torrente

La Bealera Peyrota è conosciuta anche come Gora di San Giovanni. Con la parola “gora” si indicano i canali che portano l’acqua, per diversi usi, da un fiume o da altro corso d’acqua.
In questo caso essa trae l’acqua dal torrente Angrogna per portarlo ai campi e ai mulini della collina di S.Giovanni (frazione del comune di Luserna San Giovanni), consentendo anche la costruzione di lavatoi e fontane lungo il suo tragitto. “Bealera” è la parola piemontese che significa gora.

Ecco la presa della Bealera Peyrota!
Ecco la presa della Bealera Peyrota!

Il percorso della Bealera Peyrota è di circa sette chilometri e pensate che si tratta di un canale interamente costruito dall’uomo! Ha inizio presso la località Ghiounira ad Angrogna, poco lontano da Pount Aout, dove si trova la presa (o preza, in dialetto) che trae l’acqua dal torrente.
La costruzione della presa non fu un lavoro semplice perché il luogo giusto poteva essere scelto solo dopo aver calcolato in maniera esatta le pendenze naturali della collina dal punto di partenza a quello di arrivo.
Dato che in primavera e in autunno le acque dell’Angrogna sono in piena e minacciano di distruggere il canale e di modificare il corso e le rive del torrente, potete immaginare come questo sia il punto più fragile di tutta l’opera di derivazione e dove sono necessarie continue cure di manutenzione.

Su questo ponticello ho la bealera a sinistra e il torrente a destra
Su questo ponticello ho la bealera a sinistra e il torrente a destra

Sappiamo che la costruzione della Bealera Peyrota terminò nel 1427 e che il suo percorso era simile a quello di oggi, nonostante fosse stato davvero un lavoro faticoso a causa degli scavi nei boschi e lungo le pendenze della montagna disponendo solo di antichi attrezzi da lavoro!
Esiste anche un documento del 1503 che testimonia la fondazione di un consorzio di circa 40 persone per regolare l’utilizzo delle acque della gora e per stabilire le “roide” (i turni di manutenzione del canale).

A destra la Bealera Peyrota, a sinistra il torrente Angrogna
A destra la Bealera Peyrota, a sinistra il torrente Angrogna

Oggi l’acqua della Bealera Peyrota non serve più ad azionare i mulini da cui si ottenevano le farine e l’olio di noci, ma grazie ad essa si possono ancora irrigare i molti prati e pascoli che tengono verde e viva la collina su cui confinano i comuni di Angrogna e di S.Giovanni.

Come arrivare qui:
arrivando da Pinerolo/Torino in Val Pellice, prima di raggiungere il centro abitato di Torre Pellice, svoltare sulla destra in direzione Pradeltorno (Angrogna).
La presa si trova in località Ghiounira a Angrogna e, percorrendo la strada asfaltata, la si trova sulla propria sinistra. Il punto è facilmente individuabile grazie ad un cartello esplicativo che ne indica la posizione.

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