Resti del forte San Giovanni Evangelista – Perosa Argentina

Oggi la mia gita prevede una passeggiata facile tra alcune rovine di fortificazioni e vi porto a vedere un altra parte di un luogo di cui vi avevo già parlato: il forte San Giovanni Evangelista a Perosa Argentina, in Val Chisone. Costruito nel 1597 dai Savoia per il controllo del confine conteso col Delfinato, nei secoli venne distrutto, poi parzialmente ricostruito, in un passaggio del territorio ai francesi.

Bec Dauphin

L’antico forte San Giovanni Evangelista, che si sviluppava per circa 180 metri e poteva contenere 2000 uomini, fu progettato da Ascanio Vitozzi, l’architetto, tra le altre cose, di Piazza Castello a Torino e parti importanti del Castello di Rivoli. La struttura che si affacciava allo sperone roccioso di Bec Dauphin, comprendeva anche la borgata Ciapella e inglobava una costruzione più antica conosciuta oggi come la tourassa.

Borgata Ciapella

I resti di questa torre medievale di nove metri di diametro, sono ancora ben visibili e si trovano poco sopra la borgata.

Tourassa

Una mappa del progetto, disegnata da un assistente di Ascanio Vitozzi è conservata all’Archivio di Stato di Torino e rende l’idea di come doveva essere la costruzione. Oggi sono sopravvissuti soltanto questi resti perché nel 1601 con il trattato di Lione, che consegnava a Carlo Emanuele I il marchesato di Saluzzo, prevedeva anche che le parti distruggessero le fortificazioni costruite sui confini. Ed è così che questi pochi resti, carichi di questa storia turbolenta di battaglie di confine, sono arrivati fino a noi.

Come arrivare qui
Da Pinerolo seguite la SP 23 in direzione Sestriere fino a Perosa Argentina, superato l’abitato girate a destra seguendo l’indicazione Borgata Brandoneugna. Nei pressi di questo incrocio potrete vedere lo sperone di Bec Dauphin, meta finale della nostra gita. Da qui proseguite seguendo le indicazioni verso Borgata Ciapella. Nei pressi del bivio per la Borgata Crosie potete lasciare l’auto e proseguire a piedi in direzione Borgata Ciapella.

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