Il mulino dei Vrocchi di Bovile – Perrero

Ciao!
Oggi siamo tornati nella frazione Vrocchi di Bovile, nel comune di Perrero, per visitare insieme il mulino per cereali che si trova proprio qui e che funzionò fino alla fine dell’Ottocento per rimanere poi in disuso fino al 1936 quando venne restaurato; nel 1945 venne elettrificato e per questo non vediamo la tipica ruota, ma soltanto il suo incavo nel terreno. Nelle due stanze al suo interno possiamo osservare quasi tutte le attrezzature, compresi i setacci e gli ingranaggi, le macine, la tramoggia e la madia.
Le macine in pietra di solito erano acquistate fuori dalle Valli, in questo caso pensate che arrivarono dalla Francia e vennero trasportate a Bovile su una slitta trainata a mano dalla borgata Chiotti!

Il mulino serviva a macinare i cereali e veniva azionato dall’acqua presa poco distante dalla Coumbo da Sanhas e poi convogliata qui per mettere in moto la ruota: questa generava l’energia che permetteva alla macina in pietra di girare e frantumare i cereali.
Gli abitanti delle valli portavano al mugnaio il loro raccolto e questi decideva, in base al tipo di semi e alla loro durezza, l’ordine con cui macinarli (per esempio il grano saraceno, detto granét, che è particolarmente duro veniva macinato per ultimo).

Ogni borgata aveva un proprio mulino che era essenziale alla sopravvivenza dei montanari per produrre il pane, che era alla base dell’alimentazione della gente.
Allo stesso modo ogni villaggio era dotato di un forno e di una fontana comuni, costruiti con l’aiuto di tutti e la cui gestione e manutenzione erano affidati a turno alle varie famiglie della borgata.
Il forno era situato in angolo lontano dalle case, per scongiurare il pericolo d’incendi, e una volta al mese veniva acceso e così restava, giorno e notte, finché tutte le famiglie non avessero cotto a turno il proprio pane.
Le borgate di montagna erano di fatto dei piccoli centri totalmente autosufficienti e il luogo in cui esse sorsero seguiva alcuni criteri essenziali: i più importanti erano l’esposizione (solitamente su un versante soleggiato che godesse di molte ore di sole anche in inverno) e la presenza di una o più sorgenti. Era poi essenziale che ci fosse lo spazio per campi, orti, stalle o pollai che garantissero la presenza di cibi freschi (assieme ai prodotti raccolti nei boschi).

Come arrivare qui.
Da Pinerolo procedete verso la Val Chisone e, all’altezza di Perosa Argentina, imboccate la strada verso la Val Germanasca. A Perrero (Chiotti Inferiori) troverete a destra una strada in salita con l’indicazione Villasecca, Vrocchi. Imboccate questa strada e proseguite per circa 6 Km fino alla borgata Vrocchi di Bovile.

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