Il tesoro di Pradeltorno – Angrogna

Ciao!
Oggi siamo tornati a Pradeltorno, nel comune di Angrogna (Torino) perchè questa borgata non è caratterizzata solo dal particolarissimo tempio valdese e dalla scuola dei Barba di epoca medievale, ma anche da alcune famose leggende che parlano di un formidabile tesoro nascosto proprio qui.

Nei tempi passati, ma ancora all’inizio del Novecento, molti avventurieri giunsero sin qui in cerca di fortuna anche dall’estero. In tutte le Valli Valdesi infatti si trovano leggende che narrano di tesori nascosti…
A volte si parla delle mitiche ricchezze che le fate (qui chiamate fantine) celarono nelle rocce lontano dagli indiscreti sguardi degli umani; altre volte si sospetta che si tratti di tesori di famiglia che i valdesi in fuga nascosero durante le persecuzioni religiose, soprattutto quelle del 1686.
Un tempo si pensava, ad esempio, che la roccia su cui sorge il villaggio di Pradeltorno fosse collegata al sottostante torrente Angrogna da un cunicolo sotterraneo e che questo portasse a due stanze piene d’oro e d’argento, il cui ingresso era purtroppo stato murato.

Il paesaggio di Pradeltorno

Si racconta anche che un giorno un vecchio contadino scovò la famosa galleria e vi trovò dentro un pacco avvolto nel giornale… Da uno strappo nella carta si intravedeva il contenuto: un prezioso rotolo di fogli di rame! L’uomo non poteva credere alla propria fortuna, quindi si caricò il pacco in spalla e scese immediatamente a valle per rivendere il suo tesoro.
Il calderaio che acquistò l’oggetto dal contadino non si diede la pena di controllarlo, dato che -avendo valutato il valore del rame dalla foglia che usciva dal pacco- riteneva di aver già fatto un ottimo affare.

Sto cercando il cunicolo che porta al tesoro!
Sto cercando il cunicolo che porta al tesoro!

Qualche giorno dopo il pacco venne spedito presso un famoso fabbricante di paioli a Torino. L’uomo non ebbe tempo di controllare la merce fino a sera, quando giunse a casa. Immaginate quanto fu sorpreso quando tolse la carta di giornale e si accorse che, sotto un sottile strato di rame, era nascosto un blocco, simile ad un immenso panetto di burro, di oro purissimo!

Veduta dall'alto di Pradeltorno (borgata Fau). Forse la fama della ricchezza di questo posto è sopravvissuta fino i giorni nostri nella leggenda metropolitana che voleva Pradeltorno come uno dei due luoghi che si sarebbe salvato alla devastazione mondiale prevista dai Maya per il 2012...
Veduta dall’alto di Pradeltorno (borgata Fau). Forse la fama della ricchezza di questo posto è sopravvissuta fino i giorni nostri nella leggenda metropolitana che voleva Pradeltorno come uno dei due luoghi che si sarebbe salvato alla devastazione mondiale prevista dai Maya per il 2012…

Il fabbricante di paioli, che divenne incredibilmente ricco nel giro di una sola notte, scrisse al calderaio: “Grazie a voi ora posso vivere nel lusso e avere una stupenda carrozza a due cavalli… Se mi fornirete un altro rotolo così, potrò comprare una carrozza a quattro cavalli e assumervi come cocchiere!”.
Quindi allegò una ricompensa per il calderaio e una generosa mancia per il contadino di Pradeltorno… Ma da quel giorno nessuno lassù smise più di cercare il secondo rotolo di rame!

Come arrivare qui:
raggiungete Pradeltorno (comune di Angrogna) salendo da Torre Pellice, abbandonando la Strada Provinciale 161 appena entrati in paese e imboccando Via Generale Martinat appena prima del ponte sul torrente Angrogna.
Percorretela tutta e arriverete sino alla borgata Chiot dl’Aiga, qui imboccate la strada alla vostra sinistra per il fondovalle, detta Strada Pradeltorno.

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