La quercia dei Chabriols – Torre Pellice

Ciao!
Oggi ci troviamo poco oltre il centro di Torre Pellice, in una borgata chiamata Chabriols, perché proprio qui è ambientata una storia divertente che vi voglio raccontare.

Ecco la borgata Chabriols Inferiori
Ecco la borgata Chabriols Inferiori

Dovete sapere che un tempo, in un bel prato della zona, era cresciuta una quercia imponente.
Quando si avvicinava la stagione fredda, tutti i corvi dei boschi circostanti scendevano a latitudini più basse, per soffrire meno il freddo, e venivano a cibarsi delle gigantesche ghiande che l’albero produceva.
Ogni anno i corvi aumentavano sempre di più, finché quasi la quercia non si riusciva più a scorgere per quanti erano gli uccelli ammassati sui suoi rami.

I Chabriols visti dalle colline oltre il torrente Pellice
I Chabriols visti dalle colline oltre il torrente Pellice

Non vi dico quanto era furioso il proprietario della quercia! Le ghiande, infatti, gli servivano per nutrire gli animali durante il lungo inverno, ma i corvi ne facevano razzia e anche quest’anno il contadino non sarebbe riuscito a raccogliere nemmeno un frutto. Cosa avrebbero mangiato i suoi animali durante i mesi freddi?

Sulle rive del Pellice e, dietro di me, i prati dov'era cresciuta la quercia
Sulle rive del Pellice e, dietro di me, i prati dov’era cresciuta la quercia

Un giorno un vicino bussò alla porta e si offrì di risolvere la situazione; il contadino era talmente esasperato dalla situazione che accettò subito, senza nemmeno chiedere come sarebbe venuto a capo della faccenda.
Il vicino andò nel prato, scacciò i corvi e ricoprì la bella quercia di pece (una sostanza nera, impermeabile e molto appiccicosa), quindi si allontanò e aspettò che gli uccelli venissero nuovamente a posarsi sui rami dell’albero. Non ci volle molto tempo perché i ghiotti animali tornassero ad appollaiarsi sulla pianta…

Chissà se la quercia del racconto era imponente quanto questo tronco che ho scovato a S.Giovanni (nel comune di Luserna)?
Chissà se la quercia del racconto era imponente quanto questo tronco che ho scovato a S.Giovanni (nel comune di Luserna)?

Ed ecco che, quando anche l’ultimo corvo si posò sulla quercia, il vicino fece partire una scarica di fucile a salve, causando un gran rumore. I corvi terrorizzati dall’improvviso baccano cercarono di volar via in massa, ma la pece li teneva incollati alla pianta! Che ci crediate o no, quegli uccelli erano così tanti, ma così tanti che ad un tratto l’albero cominciò pian piano a sradicarsi… Poco dopo i corvi erano volati via e e si erano portati dietro, attaccata alle loro zampe, la quercia del contadino.
Se verrete a farvi un giro da queste parti un giorno, controllate bene nei campi: dicono che il buco lasciato dalla quercia si veda ancora!

Come arrivare qui:
percorrete la Strada Provinciale 161 che da Pinerolo conduce in Val Pellice, quindi oltrepassate il centro abitato di Torre Pellice. Dopo circa 2,5 km vi ritroverete all’imbocco della frazione Chabriols Inferiore.

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