Tempio valdese di corso Vittorio Emanuele II – Torino

Ciao!
Oggi ho fatto una gita fuori dalle Valli e sono venuta a Torino, capoluogo del Piemonte e città legata inevitabilmente alle vicende dei Valdesi.
Proprio qui, infatti, risiedevano i Savoia che per molto tempo si opposero ai Valdesi e che cercarono di eliminare dai propri territori quella che era per loro un’eresia religiosa.

Eccomi arrivata al tempio valdese di corso Vittorio Emanuele II a Torino!
Eccomi arrivata al tempio valdese di corso Vittorio Emanuele II a Torino!

Prima del 1848, proprio come nelle Valli, ai Valdesi di Torino era proibito risiedere in città e celebrare i propri culti. Le funzioni religiose venivano officiate presso la Cappella delle Legazioni protestanti dell’ambasciata di Prussia, grazie all’intervento di un ministro del re prussiano. Su richiesta delle Legazioni, venne inviato un pastore delle Valli come cappellano ed era proibito ai cattolici assistere ai culti.
Nel 1700 a Torino risiedeva una comunità straniera di confessione protestante, di solito militari o commercianti, che accoglieva talvolta i pastori valdesi delle Valli per celebrare i culti, suscitando così sia le proteste della Chiesa cattolica, che il malcontento dei commercianti torinesi che non gradivano la concorrenza estera.

In posa all'interno del tempio
In posa all’interno del tempio

Finalmente nel 1848 vennero emanate le Lettere Patenti del 17 febbraio, e la piccola comunità valdese di Torino ebbe l’opportunità di costruire il proprio tempio, purchè non somigliasse ad una chiesa e che venisse finanziata dai membri stessi.
Su iniziativa del colonnello Charles Beckwith si decise di costruire il tempio in un luogo centrale della città e lo si individuò in zona san Salvario, lungo il viale del Re (oggi conosciuto come corso Vittorio Emanuele II).

L'ingresso del tempio valdese
L’ingresso del tempio valdese

La costruzione del tempio richiese un grosso sacrificio economico per i membri della comunità, nonostante la raccolta dei fondi da parte di Beckwith e il sostegno finanziario del banchiere valligiano Joseph Malan. Nonostante le difficoltà il tempio, costruito in stile neogotico tipico del periodo e dell’influenza anglicana (cioè, i protestanti inglesi) del Colonnello, venne inaugurato nel 1853 alla presenza degli ambasciatori di Prussia, Inghilterra, Paesi Bassi e Svizzera.

Il tempio valdese di corso Vittorio Emanuele II a Torino
Il tempio valdese di corso Vittorio Emanuele II a Torino

Ora proseguo la mia passeggiata per le vie di Torino, alla scoperta di altri luoghi interessanti. E se ne incontrerò, non temete… vi avviserò prontamente!

Do you want to read the tale in Inglese ?

Back to top