Il Mulino Comunale di Bobbio Pellice

Ciao!
Oggi vi mostrerò un sacco di fotografie di un luogo davvero speciale, ma non voglio annoiarvi con troppe chiacchiere… spero così di incuriosirvi abbastanza da andare a visitare voi stessi il Mulino Comunale di Bobbio Pellice!

I mulini erano un tempo degli edifici di particolare importanza perché da essi dipendeva la produzione della farina e, quindi, di uno dei principali elementi del pasto dei valligiani, il pane.
Questo mulino è molto antico e sono da poco stati trovati dei documenti che confermano la sua esistenza già nel Seicento!

Ma come funziona un mulino? Per poterlo mettere in funzione è indispensabile l’acqua con cui si mette in moto la grande ruota esterna che, collegata a una serie di ingranaggi, fa girare le macine che pestano i cereali e che raccolgono la farina. Ma gestire il flusso dell’acqua del canale non è affatto semplice! Ci vuole esperienza, si deve conoscere bene il proprio ambiente e bisogna controllare che non ci siano imprevisti…

Il mugnaio doveva poi sapere risolvere tutti i problemi che potevano verificarsi: se c’era troppa acqua (o troppo poca) toccava a lui regolare il flusso del canale mediante paratoie e chiuse, se si rompeva qualche macchinario doveva essere in grado di aggiustarlo subito per non ritardare il lavoro, doveva assicurarsi che tutto funzionasse al meglio e occuparsi della manutenzione (in copertina potete vedere i martelli che servivano per la rabbigliatura ossia le macine dovevano avere sempre un certo grado di rugosità per poter macinare bene i cereali).

Oltre ai rischi causati dalla vicinanza dell’acqua (pensate che paura nei periodi di forti piogge!), la vita del mugnaio era dura anche per la continua umidità dell’edificio in cui viveva e per la molta farina che ogni giorno doveva respirare.
E pensate che ogni macina ha montata su una campanella per avvisare quando i cereali al suo interno sono finiti: le pietre che sfregano fra loro posso produrre molto facilmente delle scintille e la farina è un materiale altamente esplosivo!

L’ultima fase di lavorazione prevedeva che la farine uscita dalle macine venisse filtrata in un buratto che, girando, la faceva cadere attraverso le maglie del setaccio in tre diversi sacchi a seconda della sua raffinatezza (la prima era molto fine, l’ultima era crusca).

Sabato 19 e domenica 20 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dei Mulini e della Fîra ‘d la Pouià (fiera della salita agli alpeggi) di Bobbio Pellice, il Mulino sarà aperto e visitabile.
Per informazioni:
Emanuela 3470191152
Jane 3319629983
mulinodibobbio@gmail.com

Come arrivare qui:
raggiungete il centro abitato di Bobbio Pellice e, poco prima di uscire dal paese, svoltate a destra in via Molino seguendo le indicazioni che vi condurranno immediatamente lì. In fondo a via Molino, sulla vostra sinistra, sorge inoltre il Tempio Valdese.

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