Malmatin – Alpe Infernet, Angrogna

Quando sono andata alla ricerca del prato del Malmatin vicino all’alpe Infërnet, in Val d’Angrogna, sono partita dalla località Vaccera con un bel sole splendente. Ho camminato comodamente nella strada sterrata che porta alle case di Crëvlira, sono andata avanti per la bella mulattiera che conduce all’alpe Sourian e poi ho proseguito per uno stretto sentiero a strapiombo. Nell’ultimo pezzo ho arrancato per una ripida salita e, quando stavo per rinunciare, ho visto spuntare all’improvviso il tetto di una casetta: finalmente ero arrivata all’Alpe Infërnet. Una nebbiolina ha iniziato ad avvolgere le basse casupole di pietra, molte in stato di abbandono, che trovano il loro posto tra rocce e aspri pendii. Un’atmosfera perfetta per raccontarvi una storia di stregoneria che spiega il perché del nome Malmatin!

Si racconta che un pastore dell’alpe Infërnet si fosse fatto la reputazione di essere un gran pigrone. Quando tutti gli altri pastori erano già in piedi da tempo, lui restava beatamente a letto, noncurante della sua mucca affamata, per svegliarsi solo quando sentiva gli altri pastori partire verso i pascoli.
L’erba preferita dalle vacche si trovava a nord-est a una mezz’ora dall’alpe Infernet, in un ampio ma ripido prato. I pastori sapevano bene che per arrivarci bisognava fare attenzione: un passo falso e una delle loro preziose mucche sarebbe potuta inciampare e cadere tra le rocce.

Un giorno, tutti i diciassette pastori dell’alpe decisero di fare uno scherzo al loro amico svogliato. Si alzarono presto come al solito, fecero colazione e partirono con le proprie mandrie verso i prati ma cercando di fare meno rumore possibile, tappando addirittura i campanacci delle mucche in modo da non svegliare il dormiglione.

Quando il sole era ormai alto l’uomo si svegliò solo nell’alpeggio, uscì dalla porta e vide che tutti erano andati via di soppiatto. Cominciò a salire verso i prati sentendo voci e risa. «sicuramente si stanno prendendo gioco di me!», pensò. A quel punto, nero di rabbia, emise un grido disumano. Subito, da dietro le rocce, dicono alcuni, da dietro l’alpe, dicono altri, spuntò fuori un’enorme figura nera. Era un gigantesco e orribile animale demoniaco dall’aspetto di un maiale nero.

Alla vista di quella creatura le vacche dei pastori cominciarono a scappare all’impazzata in tutte le direzioni, inciampando e ruzzolando nei dirupi davanti agli occhi degli uomini, senza che questi potessero fare nulla.
L’uomo, che si era rivelato essere uno stregone, disse trionfante: «Ah! Ah! Ah! Volevate prendervi gioco di me? Ecco che vi è costato un cattivo mattino! (mal matin in dialetto)». Questo avvenimento straordinario ha così colpito l’immaginario della gente del posto che da allora quel prato è chiamato Malmatin.

Come arrivare qui
Dalla Val Pellice seguire le indicazioni verso Angrogna e poi proseguire verso la località Vaccera, dove potrete lasciare l’auto. Imboccate la strada sterrata che parte vicino al rifugio Jumarre in direzione di Crëvlira e Souiran. Seguite la strada sterrata fino al gruppo di case Crëvlira, proseguite sulla mulattiera fino all’alpe Souiran. Proseguendo ancora oltre per uno stretto sentiero arriverete all’alpe Infërnet.

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