Tempio valdese dei Bellonatti

Ciao!
Oggi siamo tornati a Luserna San Giovanni per continuare il nostro viaggio alla scoperta dei templi valdesi delle Valli e le loro curiose storie… oggi parleremo di quello dei Bellonatti!
Ci troviamo nella frazione di San Giovanni, del comune di Luserna, a cui avevo già dedicato un articolo (potete leggerlo qui) per la sua particolare storia e tradizione valdese e vi ricordo come, la comunità di questo luogo, avesse nel 1600 già avuto un piccolo luogo di culto, ma mai un vero e proprio tempio.

La costruzione dell’edificio che vedete nelle foto risale all’Ottocento quando il 9 aprile 1806 il governo di Napoleone stesso diede l’approvazione al progetto e permise l’inizio dei lavori.
L’opera per la sua edificazione venne sostenuta dalla comunità valdese stessa, sia in termini di manodopera volontaria che di contribuzione finanziaria… non mancarono doni da parte di amici stranieri, ma alla fine fu possibile portare a termine la costruzione!
Il 20 settembre 1807 si fece una grande inaugurazione, ma purtroppo qualche mese dopo un forte terremoto colpì le valli e rovinò il tempio rendendolo inagibile. I sengianin dovettero tornare a seguire il culto al Chabas e il restauro del tempio dei Bellonatti si completò solo nel 1811… ma non era finita qui!
Nel 1814 infatti il re Vittorio Emanuele I, che tornava a regnare al posto dei francesi, annullò le concessioni fatte sotto Napoleone: questo significò che il tempio diventava ufficialmente un edificio abusivo e venne fatto chiudere l’anno stesso. Per fortuna lo si poté aprire di nuovo grazie all’intervento di un ammiraglio inglese che aveva scortato il re a Torino e al quale egli doveva, diciamo, un grosso favore!

Tutti gli abitanti di San Giovanni vi potranno però raccontare di come le due chiese, quella valdese e quella cattolica, che si trovano esattamente l’una di fronte all’altra abbiano sempre vissuto una difficile vicinanza: prima il clero cattolico lamentò che le funzioni valdesi disturbavano quelle cattoliche (anche se i popolani cattolici smentirono la cosa), quindi si provvide a modificare la campana del tempio perché suonasse in modo diverso da quella della chiesa.
Infine venne proposto di piantare degli alberi tra i due edifici, ma il parroco pretese che venisse elevato uno steccato di legno per impedire che i canti valdesi distraessero i fedeli presenti alla messa (che erano molti meno rispetto quelli presenti alla funzione valdese).
A metà Ottocento lo steccato crollò per le intemperie e il vescovo di Pinerolo chiese il permesso al re di poter innalzare un vero e proprio muro… il clima politico stava però cambiando, di lì a poco i Valdesi avrebbero ottenuto un parziale riconoscimento grazie alle Lettere Patenti e il clero di San Giovanni dovette accontentarsi di due grandi ippocastani piantati al posto della palizzata.
Il tempio sorge però in un luogo sfortunato perché sotto di esso si trova probabilmente una falda acquifera: negli anni ’90 dello scorso secolo si dovette restaurarlo di nuovo!

Come arrivare qui:
percorrendo la Provinciale 161 che collega la Val Pellice a Pinerolo (To), svoltate a destra in via Malan circa 1 km prima del centro abitato di Luserna San Giovanni. Percorrete la via per tutta la sua lunghezza e arriverete in Piazza XVII Febbraio. Da qui potete raggiungere il tempio, che svetta sopra la piazza, a piedi da un sentiero sulla sinistra o proseguire sulla strada principale e raggiungerlo sul parcheggio passando tra esso e la chiesa cattolica (alla vostra destra).

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