Peyrot, Bealera Peyrota – Luserna San Giovanni

Ciao!
Dopo qualche tempo, ho deciso oggi di portarvi nuovamente sulle sponde della Bealera Peyrota per scoprire la sua storia e quella, a lei inevitabilmente legata, della popolazione della valle Pellice.

Il corso della bealera ci porta esattamente dietro il tempio valdese del Chabas
Il corso della bealera ci porta esattamente dietro il tempio valdese del Chabas

Dopo essere fluita attraverso le borgate Giovo e Chabas, la bealera (canale irriguo scavato dall’uomo) giunge finalmente in località Peyrot, da cui prende il nome, nel suo primo tratto entro i confini del comune di Luserna San Giovanni.
La gora Peyrota è una dei tanti canali artificiali che un tempo portavano l’acqua nelle varie zone della valle. L’importanza di queste opere è da ricercarsi nel secolo 1400, periodo a cui, tra l’altro, risalgono le prime notizie su questa bealera. Sono i tristi anni a seguito della Peste Nera, terribile malattia che decimò la popolazione non solo delle valli, ma di tutta la penisola italiana.

Eccomi ai Peyrot, sotto questo tombino c'è la bealera intubata
Eccomi ai Peyrot, sotto questo tombino c’è la bealera intubata

In quel periodo, le Valli Valdesi si ritrovano con una popolazione decimata che costringe a cambiare anche lo stile di vita a cui i suoi abitanti erano abituati. Nel 1300 queste zone erano infatti densamente abitate e la popolazione viveva essenzialmente coltivando cereali; dopo la peste del 1348 e le numerose vittime, i montanari della Val Pellice si diedero soprattutto alla pastorizia, un’attività più fruttuosa rispetto l’agricoltura: l’allevamento degli animali e il loro nutrimento rendevano di più del frumento e i molti campi abbandonati rendevano molto più numerosi i pascoli disponibili.

Guardate che bel ponticello, sembra fatto apposta per me!
Guardate che bel ponticello, sembra fatto apposta per me!

Per poter produrre abbastanza fieno da nutrire il bestiame durante l’inverno, quando questi non potevano pascolare all’aperto, era necessario che i prati della collina di San Giovanni (anche detta coustera) fossero irrigati per bene… Ed ecco il motivo per cui la Bealera Peyrota venne costruita!
Nel 1425 alcuni abitanti della collina chiesero il permesso ai signori di Luserna di prendere l’acqua dal torrente Angrogna per portarla fino alla borgata Peyrot, quindi la gora (la cui presa si trova in località Ghiounira, ad Angrogna) venne prolungata sin qui, andando ad alimentare pure un mulino per cereali di cui oggi purtoppo si è persa ogni traccia.

Questo monumento è stato eretto nel 1925 e riporta la frase: “Da cinquecento anni le acque della Bealera Peyrotta queste terre fecondano”
Questo monumento è stato eretto nel 1925 e riporta la frase: “Da cinquecento anni le acque della Bealera Peyrotta queste terre fecondano”

Nel 1503 altre famiglie richiesero l’utilizzo della bealera: si stipulò quindi un accordo che stabiliva le regole e la distribuzione dell’acqua. Pensate che quel manoscritto in latino chiamato Instrumentum esiste ancora!
Negli anni in cui i Valdesi furono costretti a lasciare le Valli la Bealera Peyrota venne venduta a dei privati che se ne disinteressarono causando la rovina del mulino e la fine dello scorrere dell’acqua lungo il canale abbandonato.
Quando però, a seguito del Glorioso Rimpatrio, le popolazioni esiliate ripresero possesso dei loro antichi terreni, sia la gora che il mulino vennero ripristinati.

Ora concediamoci un po' di riposo prima di rimetterci in cammino!
Ora concediamoci un po’ di riposo prima di rimetterci in cammino!

Negli anni successivi le autorità comunali si disinteressarono sempre di più alla Bealera Peyrota e gli utenti si riunirono in un nuovo consorzio e nel 1874 scrissero un regolamento valido ancora oggi, riuscendo anche ad appianare i contrasti sull’utilizzo dell’acqua della gora stessa tra gli abitanti di Luserna San Giovanni e quelli di Angrogna, dove il canale scorre per buona parte del suo corso.
Ricordate, infatti, che le mie precedenti avventure alla scoperta della Bealera Peyrota si erano svolte proprio lì? Precisamente alla Rocha Pisoira e al ripartitore

Come arrivare qui:
raggiungete il centro di Luserna San Giovanni e, dalla rotatoria principale, imboccate sulla destra via Gianavello percorrendola per tutta la sua lunghezza (circa 1 km). Imboccate quindi via Fuhrmann sulla sinistra e proseguite per 350 m, per svoltare poi a destra in strada dei Peyrot; percorrete questa via fino a raggiungere un incrocio con una bella villa davanti a voi (Villa Sorriso), svoltando a destra dopo pochi metri troverete il primo pannello della Bealera Peyrota. Proseguendo troverete a sinistra il monumento e, oltre un piccolo ponte, il secondo pannello illustrativo.

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