La selva di Chambons – Fenestrelle – Parte 2

Ecco la seconda parte di un post su un bosco molto particolare che si trova a Fenestrelle, in Val Chisone, in provincia di Torino. Nella prima parte vi ho raccontato di questa selva di larici che nei secoli è servita da barriera naturale contro frane e valanghe, permettendo la sicurezza dell’abitato di Chambons. Quella che vi racconto oggi è la sua storia. Secondo gli esperti il villaggio nacque nel 1300 e già all’epoca vennero impiantati i primi larici per creare un bosco di protezione dell’abitato.
Alcune rilevazioni di periti forestali lo confermano, facendo risalire l’età di alcuni alberi a più di 600 anni di età!

La selva, vista la sua funzione di protezione, era difesa e tenuta in alta considerazione, come conferma il codice Gouthier, un documento dell’inizio 1500 che vietava ogni abbattimento degli alberi, pena multe salate.
Tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700 la necessità di legname, però, aumentò notevolmente, poiché nella zona vennero costruiti il forte Mutin e il forte di Fenestrelle. Moltissimi boschi, anche quelli che servivano per la protezione dei villaggi circostanti vennero abbattuti per cuocere la calce da costruzione, il pane e le razioni per i soldati residenti ai forti. Ma la selva di Chambons venne preservata e i tagli furono limitati.
Nel 1800, però, iniziarono diverse dispute per definire i confini della selva che era divisa tra Mentoulles e Fenestrelle. Entrambi i comuni cercavano di spostare il confine a proprio favore, ben consapevoli del grande valore del lariceto.
Gli abitanti del posto chiesero prima l’annessione al comune di Fenestrelle, che sembrava disposto a rispettare maggiormente il divieto di taglio. Quest’ultimo, però, rifiutò per evitare dispute troppo accese. A quel punto gli abitanti del villaggio si spinsero fino a una decisione senza precedenti, ovvero scrivere una lettera alle autorità di Torino chiedendo il permesso di emigrare in blocco in America: una forma estrema di protesta. Ma le opposizioni non finiscono qui, infatti, nel 1879 il comune di Mentoulles incaricò un delegato per effettuare dei tagli, ma fu accolto da quella che venne chiamata la Rivolta delle Donne.

Forte di Fenestrelle

All’epoca, se gli uomini si fossero opposti, sarebbero stati accusati di tradimento e avrebbero subito gravissime conseguenze. Le donne, invece, tenute in minor considerazione, rischiavano pene meno severe. E, a quanto pare, fecero male a sottovalutare la forza e la caparbietà delle abitanti del villaggio! Queste infatti si divisero in due squadre: le più piccoline si legarono agli alberi principali, mentre le più forzute iniziarono a far rotolare grossi massi dal monte, mettendo così in fuga il delegato e i suoi uomini. Come previsto, il tutto finì con un severo ammonimento per le donne, ma almeno la selva fu ancora salvata.

Pochi anni più tardi si cercò di presentare un piano per mettere tutti d’accordo, in modo da poter prelevare il tanto agognato legname e tenere al sicuro la popolazione. Vennero proposti due progetti che prevedevano grossi tagli seguiti a reimpianti e opere in muratura che sarebbero serviti a deviare le valanghe. Questi piani, però, non vennero attuati del tutto; il paravalanghe venne costruito, mentre i reimpianti non ebbero successo. Intanto, però, i tagli erano cominciati e continueranno fino agli anni ‘20 del Novecento, lasciando la foresta quasi dimezzata; a quel punto, dei 9.000 larici originali ne rimanevano appena 5.000, nonostante le continue proteste degli abitanti del posto. In questo stesso periodo le zone disboscate vennero reimpiantate con abeti rossi, scelti per la loro facilità ad attecchire. Purtroppo, però, quella non fu una scelta molto felice: le radici dell’abete rosso non sono sufficientemente salde e la sua fitta chioma impedisce al sottobosco di svilupparsi e quindi anche a nuove piantine di larice di attecchire.

Oggi la selva di Chambons è parte di un progetto di conservazione e di reimpianto di larici per favorire l’antica composizione del bosco. Vi consiglio di andare a visitare questa incantevole selva e a incontrare i suoi maestosi larici, seguendo il percorso ricco di pannelli illustrativi che raccontano la storia di questi bellissimi e antichi giganti e della gente del posto che, con la sua cocciutaggine, li ha preservati fino a noi.

Come arrivare qui
Da Pinerolo prendere la Strada Provinciale 23 in direzione Sestriere fino ad arrivare a Mentoulles e sulla sinistra troverete a sinistra l’indicazione per la borgata Chambons, dopo il ponte sul fiume Chisone troverete un parcheggio in cui potrete lasciare la macchina. Seguendo i pannelli illustrativi vi potrete addentrare nella Selva.

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