Il carrettiere ubriaco – Pomeifré, Val Germanasca

In una notte scura, un carrettiere risaliva la Val Germanasca in direzione di Prali. L’uomo, ubriaco fradicio, alternava canzonacce a risate ebeti e di tanto in tanto si addormentava cullato dall’andatura del cavallo. All’altezza di Pomeifré, con la coda dell’occhio, scorse un’ombra che lo accompagnava. Era un gatto nero che correva a fianco del carro e cercava di balzare verso il conducente per graffiarlo. Il carrettiere imprecando cercava di scacciarlo, ma la bestiola riuscì comunque a riempirlo di graffi prima di sparire nel nulla.

Dopo qualche minuto, ecco che comparve un altro compagno di viaggio a fianco del carrettiere: questa volta era una volpe che cercava di balzare sul carro, ma l’uomo iniziò a mulinare maldestramente la frusta fino a scacciarla.
Dopo questi strani attacchi sembrò tornare finalmente la calma e l’uomo scivolò indietro su un sacco addormentandosi come un sasso. Ad un certo punto lo sbuffare del suo cavallo lo svegliò: l’animale era fermo e ricoperto di sudore, come se avesse fatto una gran fatica. Mentre stava cercando di capire cosa stesse accadendo la sensazione di una strana presenza alle sue spalle gli strappò un grido: era un enorme vitello ed era steso proprio accanto a lui! Dopo il primo momento di sorpresa cercò di spingerlo per farlo scendere dal carro, ma era impossibile smuoverlo. Improvvisamente la bestia si alzò e scese dal carro scomparendo nella notte.

L’ubriaco, prima di continuare il percorso, giurò «Non salirò mai e mai più per questa strada da solo di notte!».
Ma le sorprese per lui non erano affatto finite. Sentì un grido che gli fece rizzare i capelli e di fronte a lui apparve una volpe mostruosa. Era colossale e nelle enormi fauci spalancate verso di lui giurò di poter contare ben due file di denti aguzzi. Questa apparizione fu troppo per lui e iniziò a urlare con quanto fiato aveva nei polmoni finché si sentì chiamare. Finalmente voci amiche!

Erano due suoi vicini di casa che stavano percorrendo la stessa strada. Lui, sudato e sconvolto, raccontò loro di tutti gli strani avvenimenti. Ovviamente gli altri due uomini non ne avevano avuto nessuno. L’uomo allora mormorò una mezza promessa: «Non lascerò più che gli spiriti si facciano beffa di me», riferendosi al fatto che i folletti sembrano sfruttare il torpore degli ubriachi per fargli degli scherzi. Io però credo che gli unici spiriti presenti fossero quelli nel suo fiasco!

Come arrivare qui
Da Pinerolo, prendete la SP23 per il Colle del Sestriere, prima di Villar Perosa svoltate per la Strada Provinciale 166 per poi proseguire per la Strada Provinciale 169. Proseguite in direzione Prali fino ad arrivare alla borgata Pomeifré.

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