Valdesina va in vacanza! Roma – Piazza Cavour

Ciao!
Oggi mi sono concessa una piccola vacanza, avete visto?
Ho fatto la valigia, con i miei piedini sono salita sul treno e ho raggiunto la capitale d’Italia, Roma!
Più precisamente sono venuta a visitare il tempio valdese di piazza Cavour poiché proprio quest’anno ricorre il suo centenario, essendo stato inaugurato l’8 febbraio 1914.
I Valdesi erano giunti a Roma dalle Valli il 20 settembre 1870, portando con sé un carretto pieno di Bibbie in italiano trainato da un cane, ed avevano costruito un primo tempio in via IV Novembre, nel rione Trevi. Nel 1910 si pensò di edificare questo secondo luogo di culto in una zona di operai e impiegati, il quartiere Prati.

In visita al tempio di piazza Cavour in occasione del suo centenario
In visita al tempio di piazza Cavour in occasione del suo centenario

Il risultato finale del tempio di piazza Cavour è frutto di due diversi progetti, oltre che di un disegno fatto dalla finanziatrice dell’opera, l’americana Emma Baker Kennedy.
Come successe nelle Valli, dove molti degli edifici valdesi esistenti nacquero per volontà di facoltosi benefattori stranieri (di cui il più famoso è Charles Beckwith), anche qui i Valdesi ottennero dei finanziamenti dall’estero per costruire il proprio luogo di culto e avviare una serie di opere sociali per migliorare la vita dell’intero quartiere.

Davanti al tempio valdese di piazza Cavour a Roma
Davanti al tempio valdese di piazza Cavour a Roma

Oltre al tempio vennero creati spazi d’incontro dedicati alle donne a agli abitanti del rione; vennero aperti un ambulatorio, una palestra e una “Casa del soldato” con spazi dedicati ai militari delle vicine caserme di viale delle Milizie, una scuola di lingue e una di cucito.
Ecco perchè il tempio risulta così imponente pur ospitando una piccola comunità di chiesa!
Nella restante porzione di terreno, Emma Baker Kennedy scelse poi di costruire la Facoltà di Teologia, che allora si stava trasferendo da Firenze a Roma.

Osservo incuriosita l'interno del tempio...
Osservo incuriosita l’interno del tempio…

Ma chi era la donna che chiamava il tempio di piazza Cavour “my church in Rome”, la mia chiesa in Roma? Emma Baker nacque a New York nel 1833 in una famiglia protestante di origine inglese. Si sposò con il giovane e abile imprenditore John Steward Kennedy, da cui prese il cognome, che in pochi anni divenne ricchissimo. Nel corso della loro vita i coniugi Kennedy non avevano avuto figli e si erano perciò dedicati a moltissime iniziative benefiche; alla morte di John Steward, Emma ereditò metà dello straordinario patrimonio del marito con il compito di investirlo in opere sociali di sua scelta e una di queste fu proprio la comunità valdese romana di piazza Cavour!

Le straordinarie vetrate del tempio realizzate dall'artista Paolo Paschetto
Le straordinarie vetrate del tempio realizzate dall’artista Paolo Paschetto

Forse anche per i gusti d’oltreoceano della sua finanziatrice, l’aspetto di questo tempio è molto particolare: l’intento era far capire alla prima occhiata di trovarsi davanti a una chiesa, ma non cattolica. La vera particolarità del tempio si trova però al suo interno ed è rappresentata dalle meravigliose vetrate realizzate con l’antica tecnica della legatura a piombo, che richiedeva l’utilizzo di materiale proveniente dalla Germania. Le immagini delle vetrate creano un percorso in cui si parla di Dio, dell’anima, della vita eterna; sono perciò un discorso di fede.
E non è solo il tempio a parlare di fede e di sé, ma tenendo sempre aperte le proprie porte ai visitatori (usanza che non esiste nelle Valli), la comunità di piazza Cavour ha scelto di conoscere e farsi conoscere, di essere un luogo d’incontro e riflessione, oltre che di preghiera.
Quindi… State preparando la valigia anche voi?

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