Valdesina va in vacanza! Lione

Ciao!
Questo è l’ultimo post del 2014 e, per l’occasione, ho deciso di vivere assieme a voi un’avventura straordinaria: oggi ci faremo un bel viaggetto in Francia, per raccontare del famoso Valdo da cui discende il movimento valdese… Siete pronti? Oggi siamo a Lione!

Dalla collina della Vieux Lyon si vede un panorama mozzafiato di tutta la città.
Dalla collina della Vieux Lyon si vede un panorama mozzafiato di tutta la città.

Siamo nella seconda metà del 1100 nella città francese di Lione… Qui un ricco mercante di cui non sappiamo quasi nulla (aveva forse una moglie e due figlie) vive probabilmente coinvolto negli affari politici della chiesa, con interessi non troppo nobili, probabilmente esercitando l’usura e sfruttando le persone, come era abitudine all’epoca per chi esercitasse quella professione.
Il suo nome in lingua volgare era Valdès, tramandato sino a noi come Valdo o Valdesio.

Una bella passeggiata per le stradine di St. Jean nella Vecchia Lione
Una bella passeggiata per le stradine di St. Jean nella Vecchia Lione

Nel 1173-1176 Valdo vive una profonda crisi personale, anche se non ne conosciamo le ragioni, che lo porta a riconsiderare il suo pensiero di credente. Poichè il prete della sua parrocchia non riesce a rispondere a tutte le sue domande, Valdo si fa tradurre i Vangeli in lingua popolare, quindi per seguire l’esempio degli Apostoli e vivere in povertà, rinuncia alla sua attività, distribuisce tutti i suoi beni ai poveri e inizia a vivere di elemosine.

Brr... sul Pont Bonaparte che attraversa la Saône c'è un'arietta...
Brr… sul Pont Bonaparte che attraversa la Saône c’è un’arietta…

Presto attorno a Valdo si radunano amici e sconosciuti di tutti i ceti sociali (artigiani, mercanti, qualche prete) colpiti dalla sua scelta di vita e desiderosi d’imitarlo; egli dà loro il nome, citando le parole di Gesù, di “poveri in spirito”. Da qui, la gente -vedendoli predicare il Vangelo per piazze e strade- inizierà a chiamarli Poveri di Lione.
Il Clero cattolico in un primo momento, pur mostrando perplessità, accetta la presenza dei Poveri di Lione poiché, contrariamente ad altri movimenti medievali simili, essi restano laici e non ambiscono a diventare una chiesa riconosciuta.

Dalle ripide scale della Montée des Chazeaux si vede un bellissimo scorcio della città.
Dalle ripide scale della Montée des Chazeaux si vede un bellissimo scorcio della città.

In quello stesso periodo però, proprio nel sud della Francia dove si trova Lione, sorgono alcuni movimenti che la Chiesa cattolica definisce eretici, cioè non in linea con la sua ideologia e quindi da perseguitare anche con la forza. Il Clero diventa sospettoso nei confronti di tutti, compresi Valdo e i suoi discepoli… Soprattutto per il loro voler predicare il Vangelo: secondo la Chiesa, questo è infatti un ruolo che spetta unicamente a lei quindi, nonostante le sue buone intenzioni, Valdo viene scomunicato assieme ai suoi seguaci.

Oggi sono in vacanza ma... ho tante cose interessanti da dirvi!
Oggi sono in vacanza ma… ho tante cose interessanti da dirvi!

Quando le posizioni degli altri movimenti spirituali della Francia meridionale si fanno più critici nei confronti della Chiesa (alcune di esse vengono condivise anche dai Poveri che prendono contatto con i loro vicini eretici), comincia la vera e propria persecuzione anche per Valdo e i suoi.
Ciò nonostante, attraverso il Sud della Francia, le idee dei Poveri di Lione giungono nel Nord Italia -i primi valdesi italiani sono a Milano- e poi in tutta Europa.

Ecco la strada dove viveva Pietro Valdo! Oggi si chiama Rue de la Poulaillerie ma ai suoi tempi si chiamava Rue Vandran. Fu chiamata per molto tempo Rue Maudicte dopo la sua espulsione.
Ecco la strada dove viveva Pietro Valdo! Oggi si chiama Rue de la Poulaillerie ma ai suoi tempi si chiamava Rue Vandran. Fu chiamata per molto tempo Rue Maudicte dopo la sua espulsione.

La repressione continua però anche in Lombardia, quindi i Poveri -o Valdesi- proseguono nella ricerca di un luogo in cui vivere e professare la loro fede in pace… Agli inizi del 1200 essi sono presenti nelle valli piemontesi del Pellice, del Chisone e del Germanasca, zone particolari perchè soggette al dominio del re di Francia, ma anche dei duchi di Savoia e dei nobili locali: sono comunque luoghi brulli molto poco popolati, in cui i nuovi arrivati, ben disposti a stabilirvisi rendendo fertili le montagne, sono tutto sommato ben accetti.
Dal Medioevo in poi, infatti, i Valdesi non hanno più lasciato le Valli.

Con le splendide luci della Fête des Lumières di Lione vi auguro un Buon Natale!
Con le splendide luci della Fête des Lumières di Lione vi auguro un Buon Natale!

Pensate che la presenza valdese è talmente legata a queste zone che, non solo esse vengono chiamate Valli Valdesi, ma nel 1822 quando l’inglese W. Stephen Gilly (a cui si deve la costruzione del Collegio nel Quartiere valdese di Torre Pellice, in provincia di Torino) giunse a Lione alla ricerca dei valdesi, venne indirizzato proprio nelle valli del Piemonte!

Arrivederci al 2015!

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