Casa Durand-Canton – Rorà

Ciao!
Oggi vi porto di nuovo con me nel comune di Rorà, in Val Pellice, per raccontarvi la storia di un antico edificio… (e delle persone che vi abitarono, ovviamente!): ci troviamo davanti a quella che è conosciuta come Casa Durand-Canton, una delle abitazioni più antiche del paese e oggi abbandonata.
Questa casa è speciale perché proprio qui nel 1706 trovò rifugio il Duca Vittorio Amedeo II: in quel periodo la città di Torino era assediata dall’esercito francese ed il governante dovette fuggire per non cadere in mano al nemico. Nonostante i Valdesi non avessero ancora la libertà civile (che verrà concessa solo nel 1848 con le Lettere Patenti), il Duca trovò ospitalità nelle Valli e si nascose per tre giorni qui, a casa del ex-sindaco di Rorà, Antonio Durand-Canton che -tra l’altro- era anche uno dei sopravvissuti all’esilio del 1687!

Trascorsi i tre giorni il Duca poté rientrare in città, ma in segno di gratitudine regalò alla famiglia le sue posate (una coppa e un cucchiaio d’argento) e soprattutto diede il permesso di poter seppellire i propri morti nel giardino di casa… un favore eccezionale dato che a quel tempo i Valdesi dovevano seguire delle regole molto severe in merito (ne abbiamo parlato visitando il Cimitero dei Jallà di Luserna San Giovanni, ricordate?).
Ma, come spesso accade nelle Valli, in un attimo la Storia si mescola alla fantasia e sulla famiglia dei Durand-Canton si raccontano anche altri fatti curiosi…

Secondo una leggenda del posto, nella cantina della casa ci sarebbe una fonte misteriosa dalla quale stillerebbero pagliuzze d’oro assieme alla fresca acqua di montagna e che verrebbero raccolte in una ciotola lasciata lì sotto apposta. Questo avrebbe spiegato le ricchezze (e l’invidia suscitata!) della famiglia… Si racconta che quando Jean Henri, rampollo della famiglia, venne arrestato per aver preso parte ad una rissa al mercato di Luserna, l’unico modo per riavere la libertà sarebbe stato pagare una quantità d’oro pari a quella del proprio peso…
Il padre si recò in breve in prigione con l’oro necessario, però mancavano ancora alcuni grammi e le guardie non erano disposte a chiudere un occhio. Jean Henri strappò allora i bottoni della sua giacca e li buttò sulla bilancia raggiungendo il peso giusto. Le guardie gli chiesero cosa significasse e l’uomo scucì la fodera dei bottoni: all’interno vi erano in realtà delle monete d’oro!

Come arrivare qui:
lasciate Luserna San Giovanni, per imboccare la Strada Provinciale 162 verso Rorà. Seguite le indicazioni che vi porteranno sino in paese. Una volta giunti vi basterà dare le spalle alla chiesa cattolica e guardare in su: Casa Durand-Canton è quella a sinistra sul viottolo, non ristrutturata e con un grosso portone in legno.

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