Ciao!
Oggi torniamo ad Angrogna, in Val Pellice (To), per una storia di stregoni e di fate… Siete pronti?
Ci troviamo sulle rive del Vengie, un torrentello di cui vi avevo già parlato tempo fa, dove si racconta che tantissimo tempo fa gli abitanti fossero stati svegliati di notte da terribili rumori. Nessuno osò uscire di casa per vedere di che si trattasse, tranne un giovane…

Lungo il corso del Vengie, il giovane vide un gruppo di mascoun che cercavano di scavare un canale sotterraneo per deviare le acque del torrente Angrogna e far morire di sete gli abitanti di tutta la valle. Il capo degli stregoni era così forte da brandire una quercia secolare come se fosse un’ascia! Nel frattempo, le fantine che abitavano le rocce vicine cercavano di dissuaderli in tutti i modi a proseguire i loro perfidi progetti.

Il terreno però cedeva e franava, rallentando il lavoro degli stregoni. Questi proposero al giovane uno scambio terribile: se gli Angrognini avessero offerto tre vite in sacrificio -necessarie per portare a termine il canale- i mascoun avrebbero dato loro incredibili ricchezze. Il giovane scioccamente si offrì subito, proprio come il fratello che l’aveva nel mentre raggiunto. Ma gli altri compaesani erano giustamente spaventati e titubanti…
Finalmente le fate riuscirono a farsi ascoltare dagli abitanti, rivelando loro i piani malvagi degli stregoni e smascherando il loro inganno, costringendoli a rinunciare alla costruzione del canale che doveva portare solo siccità e miseria agli Angrognini, altro che ricchezze!
Dovete però sapere che, anche se i lavori cessarono quella notte, un pezzo del canale esisterebbe ancora: si tratta della Guieiza d’la Tana!

Come arrivare qui:
dalla strada provinciale 161, tra i comuni di Torre Pellice e Luserna San Giovanni, imboccare alla rotonda la strada in direzione di Angrogna. Seguite la strada principale sino alla piazza del capoluogo San Lorenzo, poi proseguite per circa 800 m e troverete a destra il cartello “Torrente Vengie e Roccha Filera”.
Se volete, proseguite sino alla frazione Serre, svoltate a destra sino all’inizio del sentiero con le indicazioni “Chanforan” e “Odin” e seguite la camminata sino ai pannelli indicanti la Guieiza, quindi scendete i gradini in pietra facendo attenzione e… infilatevi sottoterra!
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