Ciao!
Oggi siamo tornati in alta Val d’Angrogna, in Val Pellice, perchè desidero mostrarvi questo straordinario paesaggio di montagna.
![Sapevate che proprio da queste pareti rocciose è stato intagliato il monolite affusolato del monumento di Chanforan?](https://valdesina.it/wp-content/uploads/2015/05/rocciaglie_1-397x600.jpg)
Ci troviamo alle Rocciaglie, una barricata di rocce che sale dal torrente Angrogna fino alle Turle e che rappresentò in passato una barricata per i Valdesi che cercavano di difendersi dai propri nemici. Essi si appostavano infatti tra i massi e in più di un’occasione riuscirono a fermare l’esercito avversario scagliandogli contro pietre e macigni.
![La mulattiera che costeggia le Rocciaglie è detto anche Sentiero Neolitico, poiché si possono trovare un sacco di antichissime incisioni rupestri!](https://valdesina.it/wp-content/uploads/2015/05/rocciaglie_2-397x600.jpg)
In particolare qui si svolsero due battaglie, una nel 1484 e una nel 1561. In questo secondo scontro i Valdesi riuscirono a fermare proprio qui le truppe del Duca di Savoia che stavano tentando l’assalto al baluardo protestante di Pradeltorno.
![Lo splendido paesaggio che si può osservare dall'Eigardòou](https://valdesina.it/wp-content/uploads/2015/05/rocciaglie_3.jpg)
Qui troviamo anche, tra l’Arvura e Barma Mounastira, una località raggiungibile tramite un sentiero strapiombante chiamata Eigardòou: il nome significa “luogo di guardia” e da questo punto i Valdesi osservavano tutta la valle per tenere d’occhio i movimenti delle truppe sabaude che puntavano alla conquista di Pradeltorno.
Come arrivare qui:
raggiungete Pradeltorno (comune di Angrogna) salendo da Torre Pellice, abbandonando la Strada Provinciale 161 appena entrati in paese e imboccando Via Generale Martinat subito prima del ponte sul torrente Angrogna.
Percorretela tutta e arriverete sino alla borgata Chiot dl’Aiga, dove imboccherete la strada alla vostra sinistra per il fondovalle, Strada Pradeltorno.
Giunti a Pradeltorno, potrete lasciare l’auto in un comodo parcheggio, quindi percorrete a piedi la strada che passa tra il cimitero comunale e il tempio valdese. Deviate a destra sopra il tempio imboccando una strada carrozzabile non asfaltata. Dopo una decina di minuti arriverete alla minuscola borgata del Fau, da qui la carrozzabile diviene un sentiero e dopo altri 30 minuti di cammino su un sentiero pianeggiante raggiungerete i casolari abbandonati dell’Eigardòou (dopo essere passati sotto Barma Mounastira).
Do you want to read the tale in Inglese ?